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Monday, 14 June 2010

E3 2010: Conferenza Electronic Arts

L'evento tenuto da Riccitiello e dalla sua nutrita schiera di collaboratori ha tutte le carte in regola per risultare uno tra i migliori di questo E3: la lineup è assolutamente vasta, ed i partecipanti hanno già ricevuto occhiali polarizzati col brand Crysis 2. Ci sarà da divertirsi!


Grande inizio all'insegna di Need for Speed: Hot Pursuit! Lo spettacolo è distruttivo, in pieno stile Criterion... Tornano gli inseguimenti con la polizia! Uscita il 16 Novembre in America. Il menu di gioco evidenzia diverse funzionalità sociali quali "NFS Friends", "NFS Feed" ed "Autolog", un social network in piena regola.
In fase di gameplay il gioco assomiglia spudoratamente a Burnout: Paradise, da cui probabilmente prende in prestito l'engine. Due dimostratori: il primo scappa, l'altro insegue. Gli scontri sono alquanto brutali, e gli incidenti vengono sottolineati dallo slow motion.

Riccitiello calca il palco presentando il primo di dieci giochi. Via col trailer di Dead Space 2! La fase di gameplay si avvia immediatamente con uno xenomorfo gigante piombato dal soffitto di quella che sembrerebbe una chiesa. Isaac è stordito e deve difendersi da creature più piccole, che uccide in maniera particolarmente cruenta. Il sistema di controllo appare analogo a quello del primo Dead Space, ma le ambientazioni sono più ricche di colore.
Una finestra va in frantumi, ed Isaac rischia di essere risucchiato nello spazio. Si aggrappa ad un portello e... Il trailer si interrompe. Grande atmosfera!

Sinora, i due giochi sono stati mostrati su PS3.

Riccitiello ribadisce di voler riprendere la corona degli FPS con Medal of Honor, e il produttore Sean Decker si prepara a mostrare la modalità deathmatch "Team Assault" del gioco: 24 persone entrano in scena e prendono posto su altrettanti terminali PS3, con 24 schermate che si aprono su un enorme pannello a proiezione. Il ritmo di gioco è veloce e brutale, ma viene di fatto mostrato molto poco. Beta multiplayer dal 21 di Luglio su tutte le piattaforme. In un trailer musicato dai Linkin Park vengono svelate le mappe di Kabul ed Helmand Valley.

Viene mostrato un FPS online intitolato GunClub (link): i sottoscrittori potranno avere un accesso privilegiato alla beta di Medal of Honor.

Brevissimo teaser per Battlefield Bad Company 2: Vietnam, un pacchetto di espansione previsto per la stagione invernale.

Peter Moore si impadronisce dello stage, descrivendo le particolarità delle arti marziali miste: è tempo di scoprire EA Sports: MMA. L'iniziativa EA Sports Live Broadcast trasmettera i video "smack talk" registrati dagli utenti, organizzando incontri online e conferendo fama e notorietà ai giocatori più capaci. Un lungo trailer dettaglia ogni particolare del nuovo servizio, che si rivela molto semplice da usare.

EA Sports Active 2 viene mostrato in video. Il gioco giungerà su 360, PS3 e Wii il 16 di Novembre (data USA), proponendo "un autentico workout per il cuore". Tutti i sistemi di motion control disponibili sul mercato sono supportati, da Kinect a Move e Wiimotion+: su PS3 è mostrato un gioco di ginnastica guidata, mentre su 360 è possibile boxare. Entrambe le dimostrazioni sono afflitte da un pesante lag. Tutti i propri dati vitali possono essere custoditi online da EA e confrontati con quelli di altri utenti.

Moore mostra un video sulla filosofia realizzativa di Madden 11, introducendo un nuovo episodio basato sull'accessibilità. "Più veloce, più profondo": Moore parla di un cambio paradigmatico nella serie, e chiama a supporto nientemeno che Joe Montana, consulente nella creazione del prossimo capitolo. Troppe chiacchiere, poco gameplay... Da domani, tutta la linea sportiva di EA sarà giocabile in fiera.

Dallo sport si passa alla fiction digitale di The Sims 3. Il presidente del marchio EA Play Label si dilunga sulle interazioni tra i personaggi digitali ed il libero arbitrio, mostrando infine un simpatico video dedicato alle prossime versioni console del gioco.

Riccitiello torna sul palco. Si parla di EA Partners, il programma dedicato agli sviluppatori indipendenti, e del Project Ten Dollar. Ma grazie al cielo il discorso torna a vertere rapidamente sui videogiochi: Crysis 2, finalmente!
Cevat Yerli illustra brevemente le caratteristiche del gioco, della Nanosuit e dell'ambientazione urbana, lasciando spazio ad un trailer di gameplay: siamo all'interno di una stazione, dove un enorme robot cade dal soffitto vetrato frantumandolo in un'infinità di pezzi. Il video è un tripudio di effetti grafici ed azione veloce, particolarmente stabile nonostante le dimensioni del robot con cui si lotta. L'azione si sposta in strada, con incredibili scene di distruzione urbana in realtime. Il tutto gira su 360, ed è impressionante! Si passa adesso alla dimostrazione in 3D con occhialini... Crysis 2 sarà l'unico titolo stereoscopico in tutte le sue versioni, e vanterà la migliore IA sul mercato. C'è entusiasmo per la resa tridimensionale.

Yerli abbandona il palco avvicendandosi con Cliffy B, intento a raccomandare il Bulletstorm di People Can Fly. Il gioco è "molto pulp e fuori di testa", a quanto pare, ed uscirà il 22 Febbraio 2011 negli USA. La produttrice sta per lanciare una demo di gameplay che definisce "assolutamente folle". Stiamo a vedere!
Colori e profondità di campo davvero impressionanti, qui: compare un drone, e subito il rumore dei proiettili imperversa con brutalità all'interno di un hangar. Il protagonista possiede delle mosse corpo a corpo elettrificanti, e può usare l'ambiente per uccisioni contestuali. Ci sono esplosioni dappertutto adesso: il giocatore usa in sequenza un rampino elettrico ed un'arma al plasma circondandosi di distruzione physics-based. Intere strutture crollano su se stesse, all'orizzonte compare un'enorme ruota che distrugge ogni cosa sul suo cammino... ed è un vero casino!

Un tema di John Williams accompagna Greg Zeschuk, il quale introduce Star Wars: The Old Republic. Yay! Nel nuovo MMORPG ogni giocatore può possedere una propria nave e scegliere il lato della Forza da abbracciare. Viene proiettato un trailer: soldati repubblicani si battono contro armate meccaniche e minacciosi guerrieri Sith, ma prima che questi prevalgano l'intervento di una combattente Jedi salva la vita del comandante repubblicano. Segue una fenomenale battaglia a base di poteri della Forza... Il trailer è davvero magnifico.
The Old Republic sarà giocabile in fiera da domani.

Riccitiello ringrazia sviluppatori e spettatori della conferenza, che si conclude qui. Grazie di aver seguito questo evento dalla homepage di VGB!

Friday, 14 May 2010

I dieci dollari della discordia


Non è un segreto per nessuno il fatto che al giorno d'oggi, lo scenario economico in cui consumatori e produttori di beni si trovano ad operare sia estremamente difficile. Qualsiasi genere di evento - dalla catastrofe naturale allo scandalo politico - è ormai capace di influenzare l'andamento delle borse e di conseguenza il potere d'acquisto del denaro, generando una palese contrapposizione tra la legittima necessità di guadagno di chi produce e la concreta disponibilità di spesa dell'utente comune.
Tale contrapposizione affonda le proprie radici nella caratteristica del libero mercato per cui ogni produttore ha il diritto di regolamentare autonomamente il commercio dei propri prodotti, onde massimizzare le possibilità di introito: ma cosa succede quando tale diritto viene esercitato in maniera tale da forzare le scelte dei consumatori verso direzioni penalizzanti?

L'obiezione più ovvia nella quale mi sia imbattuto discutendo questioni del genere è la seguente: "al consumatore non si impone alcun obbligo d'acquisto", un'affermazione talmente vera da dimostrare, più o meno paradossalmente, che le logiche di mercato sono quanto di più lontano possa esistere dai crismi del buon senso e dell'etica. In particolare, i produttori sottovalutano il fatto che in un contesto di depressione economica globalizzata, la qualità della vita si abbassa ed il diritto all'intrattenimento assurge a necessità vera e propria per l'utenza. Quando i costi di una forma di intrattenimento di massa vengono manipolati arbitrariamente rendendone difficile o addirittura impossibile l'accesso, bisogna che il consumatore manifesti con forza il proprio dissenso.

Nel particolare ambito dei videogiochi, l'esistenza di un florido mercato dell'usato è espressione della necessità di cui parlavo pocanzi. Desta quindi non poco fastidio il fatto che Electronic Arts abbia sperimentato un modo per mutilare i giochi di seconda mano, legandoli all'account PSN / XBL / GWL di un singolo utente: in pratica, utilizzando un account diverso tutte le funzioni online del software - quindi il gioco in Rete e lo scaricamento di DLC - vengono disabilitate ed è possibile riattivarle unicamente effettuando un bel versamento di dieci dollari nelle casse del publisher americano.
EA ha denominato questa strategia Ten Dollar Project applicandola al totale della sua lineup sportiva (Madden NFL 11, EA Sports MMA, FIFA 11, NBA Live 11, NFL 11, NCAA Football 11) nonchè sostenendo, in un impeto di euforia da droghe pesanti, che il consumatore avrebbe tutto da guadagnare da questa strategia.
Tale teoria è attaccabile da talmente tanti fronti che ho persino difficoltà a scegliere da dove iniziare, ma farò un favore alla corporazione di Riccitiello incominciando da un punto sul quale i suoi titoli sportivi sono piuttosto robusti, ossia il contenuto offline.

Tra roster già aggiornati al momento dell'uscita, eccellenti opzioni tattiche, minigiochi e modalità varie, i grandi nomi dello sport targato EA intrattengono a lungo anche a chi non ama battersi online. Ma cosa accadrà nell'ambito di altri generi - penso ai giochi di azione ed avventura - dove le modalità per giocatore singolo hanno giocoforza un inizio ed una fine? Semplice: la loro durata si accorcerà. Il lampo di contorta genialità sta nel prendere il vergognoso esempio di Activision (cinque ore di durata per la campagna di Modern Warfare 2? Tanto valeva chiamarlo Call of Duty Online) e far pagare ripetutamente per il gioco in Rete, così che scoraggiato dall'inconsistenza dell'esperienza in solitaria, il giocatore lasci negli scaffali il prodotto usato. Per parte loro, i negozianti non avranno interesse a riacquistare prodotti che con tutta probabilità resteranno invenduti, e ciò schiaccerà verso lo zero il tasso di rivalutazione del software EA.

Non si tratta quindi di offrire al giocatore un incentivo all'acquisto del nuovo: semplicemente, non gli si lascia scelta.

Il Ten Dollar Project lede inoltre un diritto che spetta anche agli integralisti del single player, ossia lo scaricamento di pacchetti di espansione e materiale bonus. Qualora il giocatore accarezzasse l'ipotesi di cedere al ri(s)catto di Electronic Arts, con tutta probabilità rinuncerebbe al suo intento realizzando che in totale, i DLC verrebbero a costargli dieci dollari di troppo.
Nell'istituzione coatta di un tale circolo vizioso, quali sarebbero i vantaggi spettanti al consumatore?
A meno che non troviate conforto nel corporate speech, il chiarimento di EA risulta ancora non pervenuto. Nell'attesa, non resta che rivolgere al Dio del Gaming tutte le possibili preghiere affinchè altri publisher non aderiscano all'infausta iniziativa di Riccitiello & co.

UPDATE: Anche Ubisoft si allineerà alla politica di EA, secondo VG247. Che sia l'inizio della fine?